Strappatempo

La mirabolante avventura della storia della musica


con

Giorgia Antonelli, Milano Saxophone Quartet e Stolfo Fent

regia

Titino Carrara



La mirabolante avventura della storia della musica salpa da un futuro non così lontano, dove lo scontro tra il suono accelerato della tecnologica Città di Vetro e il suono profondo della primitiva Città Nera ha strappato il tempo.

Mila vive al milionesimo piano della Città di Vetro e conosce solo il suono frammentato della tecnologia; Dore, nella sua tana nella Città Nera respira solo il suono soffocato della sopravvivenza.

A loro il compito di ricucire il tempo interrotto, alla ricerca delle musiche delle piccole cose. Le troveranno nelle viscere della terra, dove è custodito il tesoro delle sfere del tempo. Nel loro cuore luminoso i ritmi vitali, le armonie ideali che l’uomo ha inseguito nella storia. Incontri straordinari, prove di astuzia e coraggio, sfere di luce e melodie come lenti di ingrandimento sul mondo.

Un percorso di dimensioni inesplorate, emozioni sconosciute, uno scenario straordinario nel quale Dore e Mila si immergono con curiosità ed intraprendenza. Permeabili alla suggestione e alla potenza evocativa delle melodie, le vivono come materia tangibile, le destrutturano, le rielaborano, le fanno proprie.

È il tempo dell’ascolto, di sé e degli altri, per ritrovare quell’armonia, tra uomini e cose, che ci ricorda quello che volevamo essere: non automi futuristici in un’asettica Città di Vetro e nemmeno animali primitivi in una brutale Città Nera. Forse, semplicemente, uomini.

Strappatempo è un’intrapresa rocambolesca per ricucire lo strappo, una caccia al tesoro dei suoni del tempo: dal genio di Mozart alla musica di Rossini, dal canto gregoriano al rock.

Un viaggio per riscoprire, assieme, l’universalità e l’immediatezza della musica di ogni tempo, per ritrovare, assieme, un tempo dedicato all’ascolto.

Il progetto ha trovato espressione nella fusione tra la musica dal vivo del Milano Saxophone Quartet e la parola di Giorgia Antonelli, interprete ed autrice del racconto.

Il lavoro di sinergia compositiva e drammaturgica tra il Maestro Giovanni Bonato ed il regista Titino Carrara ha dato vita ad una partitura di sintesi musicale – teatrale dove è costante lo scambio di linguaggio fra voce, corporeità e le infinite sonorità di quattro sassofoni.


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