S.o.s.p.o.r.c.e.l.l.i.

Da “Gli sporcelli” di Roald Dahl


con

Giorgia Antonelli e Stolfo Fent

regia

Titino Carrara



Una storia che parla di diversità: suoni, voci e colori per uno slancio vitale di relazione e partecipazione.

Una storia che vede proprio nelle differenze la forza di unione che alimenta la creatività.

La nostra storia comincia in una città sospesa nell’aria, tra foglie larghe ed aghi di pino.

Una città di profumi, canti e colori, un porto di mare nel cielo blu dove regna un continuo via vai di uccelli provenienti da tutto il mondo. Per tutti c’è sempre un rifugio sicuro dove fare sonni tranquilli, cullati dai rami che ondeggiano nell’aria fresca.

La vita scorre con vivacità ed allegria fino a quando arriva tra i rami, portato dal vento, un palloncino rosso contenente un messaggio d’aiuto. Il palloncino è salito dalla città bassa, di nebbia densa, strade e cemento, dove regna la grifagna accidia di due terribili personaggi, i Signori Sporcelli.

Gli Sporcelli vivono in una casa sudicia, circondata da un muro altissimo coperto di vetri rotti e filo spinato, sono individui ripugnanti, sporchi, brutti, ma soprattutto cattivi. Non hanno rispetto per niente e per nessuno, il loro passatempo preferito è maltrattare ogni essere diverso da loro. Per questo tengono prigioniera, in una gabbia arrugginita, una famiglia di scimmie che costringono, a suon di bastonate, ad esibirsi in folli numeri da circo rigorosamente a testa in giù.

Per tutti gli animali che disgraziatamente si trovano ad avere a che fare con gli Sporcelli sembra non esserci alcuna possibilità di salvezza…
Ma il palloncino rosso con il messaggio d’aiuto offre finalmente un’opportunità di riscatto.

Dalla città sugli alberi partirà una missione di soccorso: uccelli provenienti da tutto il mondo si uniranno agli animali tenuti prigionieri e coordineranno insieme un’azione di salvataggio.

E gli odiosi Sporcelli, alla fine, rimarranno vittime della loro stessa cattiveria.

La storia si sviluppa attraverso un costante gioco di trasformazioni in cui maschere, voci, luci, ombre e ambienti sonori animano sguardi e sentimenti dei diversi personaggi.

Una storia vitale e policroma dove il linguaggio della parola si fonde a quello della musica dal vivo.

Lo spettacolo attinge alle suggestioni da “film muto” e radiodramma e le rielabora in una colonna sonora di effetti elettronici, rumoristica, musiche classiche ed etniche, reinventando la scena in un continuo scambio di linguaggi tra voce, musica e corporeità.

Titino Carrara firma una regia dinamica dove dialoghi, figure, movimenti e combinazioni si susseguono a ritmi incalzanti.

S.O.S.P.O.R.C.E.L.L.I. vuole sorprendere e divertire lo spettatore, farlo sentire protagonista attraverso le vicende ora comiche ora sentimentali dei tanti personaggi che popolano la storia.


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